La
pianta originaria da cui nasce l’attuale Ulivo (olea europaea
var. sativa) è l’Oleastro e i suoi primi ritrovamenti
fossili risalgono a più di due millenni fa.
I
musei archeologici di Egnazia e di Taranto ne danno larga testimonianza.
L’Oleastro cresce ancora ad arbusto e appartiene alla vegetazione
della macchia mediterranea ed è presente anche come albero
di bosco.
L’Oleastro ha rami quadrangolari e
spinosi, foglie piccole, allungate e dure. I suoi frutti di piccole
dimensioni sono amari e danno poco olio.
L’Ulivo invece ha rami tondeggianti e senza spine,
foglie lanceolate ed è ricco di frutti di vario calibro
ad alto contenuto di olio.
In più di due millenni di evoluzione delle colture, il
territorio di Egnazia è attualmente coltivato prevalentemente
dalle specie Leccino, Coratina e Frantoio, Ogliarola Barese e
Cima di Mola. Attualmente in questa parte della Puglia si contano
circa 10 milioni di piante.